18 luglio 2017

Prevenzione malattia cardiovascolare in pazienti diabetici residenti nell’ambito dell’Az. USL/6

Leggi il :  comunicato-stampa-25-03-2016

 

Diabetologia, la prevenzione cardiovascolare? Da oggi si fa in reparto  irca 250 pazienti all’anno potranno accedere al nuovo servizio aggiuntivo messo a disposizione gratuitamente grazie ad un progetto dell’Associazione diabetici di Livorno (AGDAL – Livorno onlus). LIVORNO, 25 marzo 2016 – È partito il nuovo progetto, realizzato grazie alla collaborazione tra Azienda Usl nord ovest ambito territoriale di Livorno e l’Associazione per l’assistenza ai giovani ed adulti diabetici dell’area livornese (AGDAL Livorno onlus), che porterà, ogni anno, circa 250 pazienti diabetici a poter beneficiare di un servizio dedicato di screening cardiovascolare avanzato. “Le malattie cardiovascolari – spiega il dott. Graziano Di Cianni, direttore della U.O.C. Diabetologia – sono una delle principali cause di mortalità per i diabetici. Una gestione completa della malattia non può prescindere da azioni di prevenzione e controllo specifico e puntuale per questo tipo di rischio. Adesso, un pomeriggio alla settimana, visite cardiologiche ed ecocardiogrammi saranno eseguite direttamente in reparto alle persone dai noi selezionate, grazie alla presenza di medici specialisti messi a disposizione dall’AGDAL Livorno onlus, e nel caso in cui siano necessari ulteriori approfondimenti sarà poi possibile fare riferimento agli ambulatori attrezzati senza interferire con le attività cliniche istituzionali”.Questo progetto, che riprende le linee guida dell’American Diabetes Association uscite pochi giorni fa sulla necessità di controllare in maniera puntuale il rischio cardiovascolare, è stato reso possibile grazie all’impegno dell’Associazione per l’assistenza ai giovani ed adulti diabetici dell’area livornese. “Da anni – dice Antonio Benigni, Presidente dell’Associazione – stiamo collaborando con il dottor Di Cianni per fornire un ulteriore supporto ai pazienti diabetici. Ma per questo importante traguardo dobbiamo ringraziare soprattutto, oltre all’Azienda, alcuni specialisti che hanno deciso, in maniera totalmente volontaria e gratuita, di mettersi a disposizione per fornire questo tipo di servizio. In particolare i dottori Giancarlo Bini e Marina Pauletti si occuperanno  delle visite cardiologiche, mentre il dottor Salvatore Schembri, con la collaborazione della dottoressa Paola Orsini, effettuerà ecocolordoppler ai vasi del collo e delle gambe. La loro esperienza e conoscenza della materia può davvero costituire un nuovo valore aggiunto ai servizi, qualificando ulteriormente l’offerta del reparto di Diabetologia e Malattie Metaboliche del presidio ospedaliero di Livorno in favore dei pazienti livornesi.

Comunicato stampa dell’ASL/6 di Livorno.

Ti piace questo post?

Altre storie

Diabete in Italia: trend in continua crescita da Nord a Sud

  DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 23/02/2021 Negli ultimi venti anni, le persone con diabete in Italia aumentate in tutte le regioni, passando dal 3,8 per cento della popolazione al 5,8 per cento su scala nazionale; i livelli più elevati osservati ancora in Calabria, Sicilia e Campania Il diabete è...

Un genitore su tre nega l’obesità del proprio figlio

ENDOCRINOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 06/05/2022 Presentati al Congresso Europeo sull’Obesità, ECO 2022, gli ultimi dati dello studio ACTION TEENS su abitudini, percezioni e comportamenti rispetto alla cura dell’obesità nei giovani Un genitore su tre fatica a riconoscere l’obesità del proprio figlio e un adolescente su quattro non si rende conto...

Fand: maggiore cura per il piede diabetico DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 04/05/2022 Emilio Augusto Benini: “Potenziare la sanità territoriale per i pazienti diabetici anche con figure specialistiche, come il podologo, che ancora oggi mancano nel team diabetologico” La complicanza del piede diabetico, tra le prime cause di amputazione non traumatica, da sola assorbe il 12-15 per cento delle risorse economiche destinate al diabete. Un assistito su sei andrà incontro ad un’ulcera, altri ad amputazione di gamba, che in 7 casi su 10 è preceduta da un’ulcera la cui insorgenza è tra le 2-4 volte più elevata tra i soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2 con complicanze al piede. I costi unitari di gestione dell’ulcerazione possono andare da EUR 4.700 sino a oltre EUR 40.000, se la persona va incontro a successiva amputazione. Sono i numeri che devono accendere l’attenzione sulla cura del piede diabetico e su tutte le prestazioni specialistiche che ancora oggi non figurano nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che il servizio sanitario nazionale deve garantire. Numeri che ricorda Emilio Augusto Benini, Presidente di Fand-Associazione italiana diabetici, la maggiore in Italia, in una lettera inviata oggi al Ministro della salute, Roberto Speranza, per sollecitare l’inserimento nei Lea delle prestazioni podologiche «affinché possa essere garantita un’assistenza omogenea su tutto il territorio nazionale». Il Presidente Fand ricorda, inoltre, che già dal 1987 la legge 115, nell’evidenziare come il diabete sia una malattia di elevato interesse sociale, ha posto la diagnosi precoce e la prevenzione, nonché la cura tempestiva, come elementi fondamentali per i quali era sin da allora indispensabile una rete assistenziale specialistica distribuita su tutto il territorio nazionale, al fine di gestirlo adeguatamente. «Per noi – sottolinea Benini – adeguatamente significa poter disporre di tutte quelle figure indispensabili e fondamentali per la cura delle persone affette da questa complicanza. Il piede diabetico, proprio per la drammaticità e la devastazione alla quale il paziente potrebbe andare incontro, necessita di tutti gli sforzi fondamentali che gli attori in campo, in primo luogo la parte istituzionale, devono necessariamente attuare per evitare non solo il dramma della complicanza, ma anche in virtù del considerevole risparmio economico ottenibile con l’impiego delle professionalità indispensabili nelle equipe diabetologiche di tutta Italia».

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 04/05/2022 Emilio Augusto Benini: “Potenziare la sanità territoriale per i pazienti diabetici anche con figure specialistiche, come il podologo, che ancora oggi mancano nel team diabetologico” La complicanza del piede diabetico, tra le prime cause di amputazione non traumatica, da sola assorbe il 12-15 per cento...

Categorie

Newsletter

Iscriviti alla newsletter.

Privacy: Acconsento al trattamento dei dati personali