30 novembre 2017

USA – L’industria sapeva dei danni provocati dallo zucchero

Cardiologia | Redazione DottNet | 22/11/2017

Fino dagli Anni ’60. Nuove prove sulle ricerche insabbiate

Non solo l’industria dello zucchero Usa aveva pagato negli anni ’60 alcuni ricercatori per sminuire gli studi già fatti che dimostravano i danni da questa sostanza, ma aveva anche commissionato e poi insabbiato una ricerca che ne aveva trovato il meccanismo molecolare. La seconda ‘puntata’ di un’inchiesta dell’università di San Francisco basata su documenti dell’epoca è stata appena pubblicata su Plos Biology, dopo che la prima era invece uscita su Jama. Entrambi gli studi sono basati su documenti riservati ritrovati da Cristin Kearns dell’università di San Francisco.

Secondo i documenti nel 1968 la Sugar Research Foundation, che oggi è nota come Sugar Association, aveva finanziato un progetto per uno studio sugli animali sulle connessioni tra consumo di zucchero e di altri carboidrati e salute cardiaca,basato su alcune ricerche precedenti che avevano trovato che lo zucchero è più dannoso, probabilmente per la differente metabolizzazione rispetto ai carboidrati. Dai risultati dell’analisi su cavie senza microbiota intestinale emerse che gli animali nutriti con saccarosio producevano alti livelli di un enzima chiamato beta-glucuronidasi, associato all’indurimento delle arterie e ai tumori della vescica.

“Questa – si legge in un report interno – è una delle prime dimostrazioni di una differenza biologica tra saccarosio e amido”. Lo studio, che era stato affidato all’università inglese di Birmingham, fu interrotto prima della conclusione, e i risultati mai pubblicati. L’atteggiamento è lo stesso riscontrato nell’analisi pubblicata da Jama. In quel caso si dimostrava che l’industria aveva finanziato due ricercatori di Harvard perchè producessero una revisione delle ricerche sullo zucchero per il New England Journal of Medicine in cui venissero minimizzati quelli più negativi.

Fonte: ansa

 

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