Paradontite : batteri diversi proliferano nella bocca dei diabetici
DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 26/02/2019
Potrebbero concentrarsi specie più aggressive per le gengive
Nella bocca (a livello gengivale) dei diabetici che soffrono di parodontite si accumulano ‘famiglie batteriche’ diverse che potrebbero essere direttamente responsabili della maggiore gravità della malattia parodontale riscontrabile spesso nei pazienti diabetici.
È quanto evidenziato da uno studio condotto da Marco Montevecchi dell’Università di Bologna. Tale ricerca, vincitrice del premio Cattabriga della Società Italiana di Parodontologia ed Implantologia (anno 2017) e in fase di pubblicazione, ha indagato mediante analisi genetica la componente microbiologica presente nelle tasche parodontali di pazienti (in tutto 40 individui con parodontite, 20 con diabete controllato e monitorato in modo adeguato e 20 senza diabete).
“I due sottogruppi sono stati selezionati specie per quelle variabili con comprovato ruolo nell’affezione parodontale”, precisa Montevecchi. I soggetti risultavano quindi estremamente simili per età, condizioni generali di salute, abitudine al fumo e severità del danno parodontale. “La forte somiglianza tra i due gruppi di pazienti – spiega – ci ha permesso di studiare in modo più mirato le differenze del microbiota sottogengivale dei due sottogruppi attraverso le più raffinate metodiche d’analisi del Dna batterico”.
Da pochi anni la parodontite è stata riconosciuta come una delle complicanze tipiche (la sesta) del diabete. Nel diabetico la malattia gengivale appare più grave e più frequente, specie se la malattia metabolica non è ben controllata, ovvero se il paziente ha degli sbalzi glicemici.
Con buona probabilità il diabetico soffre di forme di parodontite più gravi perché la malattia si associa a caratteristiche alterazioni del sistema immunitario, a problemi del microcircolo periferico e più in generale all’alterato trofismo sia della componente cellulare che extracellulare. Tutto ciò porta a rallentati processi di guarigione delle ferite in tutto il corpo, anche nel cavo orale, nonché a una predisposizione a processi infettivi. Si pensa, inoltre, che il difficile controllo glicemico abbia un ruolo diretto anche sulla proliferazione e selezione batterica del cavo orale (gli zuccheri sono infatti una componente nutrizionale essenziale per i batteri della bocca).