A.G.D. GROSSETO - 1979/1999 VENTI ANNI DI ATTIVITA' PER I BAMBINI ED I GIOVANI CON DIABETE
DALLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE AL CONVEGNO
Una storia lunga 20 anni
La storia della nostra
associazione inizia nel secondo semestre del 1979 quando vi furono le
prime riunioni di famiglie con bambini diabetici.
Come spesso accade le associazioni dedicate ad un particolare stato di
salute nascono dall'instaurarsi di tre condizioni: BISOGNO, CONFRONTO,
STIMOLO.
Il bisogno, ovviamente, nasce al momento dell'esordio della malattia,
spesso accentuato dalle carenze delle strutture pubbliche. Ci si guarda
intorno e se si ha la fortuna di incontrarne una più specializzata ed
efficiente, inizia il confronto.
A questo punto se al momento del confronto c'è anche uno stimolo esterno
che invita a "fare" e lo stimolo s'incontra con il proprio
desiderio di "fare" allora nasce l'associazione.
E' vero però, che questo desiderio di "fare" va continuamente
alimentato e nutrito perché è sacrificio, rinuncia al proprio tempo
libero, condizionamento ad assumere un ruolo ed una veste per la quale non
si è preparati o si ritiene di essere incapaci.
Tutto questo è successo alla nostra associazione!
C'è stato il BISOGNO derivante della malattia dei nostri figli
C'è stato il CONFRONTO con altre strutture più aggiornate e più disponibili
C'è stato lo STIMOLO di altre realtà associative già operanti in Italia
Qualcuno ha avuto la voglia di FARE
Per raggiungere le famiglie interessate al problema diabete e quindi costituire l’associazione ci si aiutò con il "passaparola", la ricerca tramite la scuola (All. A) le informazioni assunte presso gli ospedali della zona.
I "bisogni" più impellenti erano:
assistenza sanitaria qualificata
reperimento dei presidi terapeutici
tutela sociale.
Per l'avvio del soddisfacimento
di questi obiettivi fummo aiutati da alcune circostanze fortuite che in
parte ci spronarono ad intraprendere una strada difficile ed irta di
ostacoli ed in parte ci facilitarono il cammino.
Queste circostanze furono la presenza a Grosseto di un giovane medico già
esperto e motivato sulle problematiche dei bambini con diabete e la
disponibilità di un amministratore pubblico; ed anche l'incontro con un
pediatra, padre di un bambino con diabete e della presidente della JDF
international allora in visita in Italia.
I primi obiettivi furono circoscritti alla nostra provincia ma, nel corso
degli anni il nostro impegno si è esteso anche a livello regionale e
nazionale.
ASSISTENZA
SANITARIA:
A quell'epoca i principali centri specializzati nella cura dei bambini con
diabete erano quelli di Roma e Milano, perciò occorreva che ci si
spostasse in quelle sedi per avere un’assistenza qualificata.
Infatti, queste erano le mete obbligate, insieme a La Spezia e Perugia,
per i più grandi.
Noi ci proponemmo da subito l'obiettivo di annullare questa necessità,
convinti che il paziente avesse ogni diritto di avere medici qualificati
vicino a se.
Insomma ci convincemmo che questo era un diabete particolare e quindi da
distinguere nettamente da quello dell'adulto (tipo 2)
Perciò ci muovemmo in tal senso e le nostre richieste trovarono subito
favorevole accoglienza nelle strutture sanitarie pediatriche locali sia
per quanto riguarda disponibilità di tempo che per specializzazione dei
medici.
Questa "disponibilità" fu sancita, successivamente con una
delibera del 9/9/80 (All. B)
Per inciso ricordiamo che ancora nel 1987 una circolare del Ministero
della Sanità (n° 900 del 7/8/87 All. C) poneva l’accento sulla
necessità della continuità terapeutica per le malattie croniche insorte
in età pediatrica, concetto che solo ora è stato inserito nel Piano
sanitario della nostra regione ma, soprattutto denunciava ancora casi di
ricoveri di bambini in strutture non pediatriche
PRESIDI
SANITARI:
Su questo fronte, possiamo dire
con quasi assoluta certezza, di aver ottenuto la concessione dei presidi
terapeutici necessari all'autocontrollo del diabete per primi in Italia (Dic.
1979 — V. All. D).
A livello nazionale questa concessione giunse solo nel Febbraio del 1982
TUTELA
SOCIALE:
Anche su questo fronte la nostra
associazione si mosse da subito con interventi presso le scuole, le
strutture sanitarie e sociali provinciali e successivamente anche a
livello regionale e nazionale.
Al raggiungimento di questi tre obiettivi allargammo il nostro campo di
intervento verso altre attività con particolare riguardo all’educazione
sanitaria delle famiglie e dei bambini e/o giovani.
Con queste convinzioni, sin dal primo anno di vita, ci adoperammo per
realizzare e far realizzare dei momenti di istruzione. Così vennero le
lezioni mensili, gli appunti esplicativi, i campi scuola per bambini e poi
i corsi per i giovani adulti.
I
CAMPI SCUOLA PER BAMBINI:
Il primo campo fu realizzato già
nel 1980 con la partecipazione di otto ragazzi assistiti da un solo medico
e da una nonna tuttofare (cucina, pulizia, infermiera).
Questo campo come anche i due successivi del 1981 ed 82 furono realizzati
"in economia" per quanto riguardava il personale di assistenza e
con il completo apporto finanziario delle famiglie e dell'associazione.
Successivamente grazie alla sensibilizzazione da noi operata, unitamente
alle associazioni di Arezzo e Livorno, la Regione Toscana riconobbe
ufficialmente l'importanza dei campi scuola e li inserì nei programmi di
Educazione Sanitaria.
Perciò dall'85 in poi nella realizzazione di queste iniziative, oltre
alla nostra associazione (sempre presente per la promozione, l’organizzazione
logistica e, parzialmente, il supporto finanziario) ed ai pediatri, si
aggiunse la presenza del servizio di Educazione Sanitaria e, soprattutto,
il finanziamento regionale che permise una migliore organizzazione
logistica e sanitaria (2 medici, 3/4 infermiere/psicologa/dietista/diabetici
guida) e fece si che queste nostre iniziative uscissero dall'ambito
provinciale.
Il risultato ad oggi è di 19 campi scuola al quale hanno partecipato 360
bambini provenienti da tutta la Toscana. (All. E- F)
Una particolarità che ci distingue da analoghe realizzazioni, quasi a
livello nazionale, è quella di ammettere ai campi scuola anche bambini di
età inferiore ai 9/10 anni purché accompagnati dal genitore che ne cura
casa l’aspetto metabolico.
Questa scelta deriva dalla convinzione che un bambino, pur piccolo, con lo
spirito di emulazione che lo distingue, ha certamente da imparare dagli
altri bambini più grandicelli ed incomincerà, senza nessuna costrizione,
ad apprendere le prime manovre per l’autocontrollo della sua malattia.
Inoltre si renderà conto di non essere il solo ad avere quel problema ed,
allo stesso tempo, il genitore che lo segue potrà aggiornarsi
ulteriormente.
Ovviamente questo tipo di organizzazione prevede un maggiore impegno di
personale per la didattica e momenti di istruzione studiati su misura dell’età
del bambino con esercitazioni pratiche camuffate da gioco.
A questo provvedono le infermiere ed i diabetici guida presenti al campo.
Nell'ambito dei campi scuola ci piace ricordare soprattutto quello
interregionale promosso dalla nostra federazione e tenutosi a Grosseto nel
1997 che ci ha visto nella gestione logistica di tutta l’iniziativa.
A questo campo hanno partecipato 72 bambini e 7 equipes mediche
provenienti dalla Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Molise, Sardegna,
Calabria, Puglia oltre, ovviamente a quella di Grosseto.
Anche
i bambini crescono:
Di “diabete”, allo stato
attuale delle conoscenze, non si guarisce.
Ecco perciò la necessità di ampliare il nostro campo di intervento sia
nel sociale sia nell’istruzione e nell’aggiornamento dei “bambini”
diventati adulti con argomenti più specifici all’età raggiunta e con
interazioni con il loro stato metabolico: sessualità, gestazione, viaggi
e vacanze estere, lavoro, patente ecc. oltre, ovviamente, a quelle
classiche legate all’autocontrollo del diabete.
Il risultato ad oggi: 6 corsi con 138 partecipanti provenienti anche da
altre regioni (V. All. G) e con l’impegno di ben 89 docenti
Il
nostro contributo all’associazionismo:
L'AGD Grosseto ha contribuito
alla nascita di altre associazioni tenendo a battesimo quella di Siena
nell’82 e quella di Viterbo nell'83, ha fondato insieme alle AGD di
Arezzo e Livorno la F.T.D. (Federazione Regionale Associazioni Toscane
Diabetici Insulino-dipendenti) (V. All. H) ed ha contributo in maniera
sostanziale alla nascita della nostra federazione nazionale F.D.G. ed alla
realizzazione delle sue prime iniziative a carattere nazionale.
Infatti, è durante la riunione tenutasi a Grosseto il 15 Novembre del
1980 (All. I) che si riuscì a mediare fra le tesi e le esigenze portate
avanti dalle due più grandi associazioni italiane per il diabete
giovanile allora esistenti, nate all'ombra dei rispettivi centri, e le
altre piccole associazioni che allora stavano nascendo che, come noi,
sentivano la necessità di assistenza sanitaria e sociale sul territorio.
Così in quell'occasione fu approvato lo statuto definitivo e dato mandato
alla nostra associazione, insieme a quella del Veneto di coordinare le
prime iniziative e formalizzare la nascita della FDG cosa che puntualmente
avvenne il 30 Gennaio dell’82 a Milano dopo un'ulteriore riunione
organizzativa a Firenze.
La
nostra attività regionale e nazionale:
Le due realtà si sono
intersecate con iniziative e riflessi regionali e nazionali ed i loro
principali traguardi vanno esaminati congiuntamente ed in ordine temporale
Contributo alla fondazione della F.D.G. (V. all. L)
Fondazione della F.T.D. (all. H)
Campagna di sensibilizzazione (concretizzatesi nell’organizzazione di una giornata nazionale dedicata al D.G., la realizzazione e la gestione di migliaia di cartoline per l’invio al presidente della repubblica, la ricerca di disposizioni per il diabete in paesi stranieri, la gestione di una petizione alle Camere <all. L1/2/3>) per l'approvazione di una legge quadro per il diabete (V.Legge 115/87– All. M)
Accoglimento da parte della Regione Toscana della nostra richiesta di istituzionalizzazione e finanziamento dei campi scuola per bambini (Delibera n° 885/84 del Consiglio regionale)
Campagna di sensibilizzazione della regione, unitamente alla FTD, per l’emanazione di una legge applicativa di quella nazionale 115/87 (all. M) concretizzatasi con l’approvazione della L.R. 49/89, la creazione di una commissione diabetologica e l’ammissione nella stessa di rappresentanti delle nostre associazioni
Contributo all’espansione dell’associazionismo toscano
Stretta collaborazione con le altre associazioni per il diabete giovanile operanti in Toscana
Il
nostro impegno di oggi:
Dall’esposizione della nostra
storia fatta sino ad ora si potrebbe dedurre che tutto il lavoro dell’AGD
Grosseto si sia esaurito nei primi dieci anni di vita dell’associazione
ma non è proprio così. L’impressione è data dalla nostra partenza da
“zero”.
Aver raggiunto certi traguardi non ci ha fatto diminuire l’impegno e possiamo affermare che la nostra attività è sempre volta alla difesa degli obiettivi raggiunti, all’ulteriore miglioramento dell’assistenza sanitaria ed integrazione sociale dei bambini e dei giovani con diabete non solo limitato ai nostri soci ma anche a favore di chiunque abbia bisogno del nostro aiuto e della nostra esperienza.
Perciò riassumendo, i nostri campi di intervento sono:
assistenza psicologica e pratica alle famiglie ed ai bambini sin dai primissimi giorni della diagnosi
fornitura gratuita di materiale didattico e di strumenti per l’autocontrollo domiciliare, di informazioni riguardanti i diritti nell’assistenza sanitaria e la legislazione specifica per il diabete
organizzazione, in collaborazione con la locale Az. USL, di iniziative didattiche per bambini (campi scuola) con valenza regionale
organizzazione e gestione in forma autonoma di corsi residenziali per adolescenti e giovani adulti con diabete
promozione di iniziative per far conoscere il problema all'opinione pubblica.
iniziative di aggiornamento per medici e famiglie (convegni)
supporto alle scuole con bambini diabetici
servizio telefonico permanente per le emergenze metaboliche promosso dalla nostra associazione e gestito per la parte sanitaria dai pediatri del centro multizonale di Grosseto
continua attenzione ad ogni miglioramento possibile dell’assistenza sanitaria ambulatoriale e protesica ed ai progressi della medicina in tutto il mondo
contributo, tramite la nostra federazione nazionale FDG, alla promozione della ricerca medica e della raccolta di fondi da destinare a questa attività
divulgazione e messa a disposizione delle nostre conoscenze sulla rete Internet (oltre 250 pagine) con argomenti riguardanti
informazioni e consigli per l’autocontrollo domiciliare
viaggi e vacanze con il diabete
legislazione nazionale e regionale riguardante il diabete, la patente di guida ed il servizio militare
tabelle di composizione degli alimenti
informazioni per la scuola
le parole del diabete (glossario)
indirizzi e recapiti delle altre associazioni italiane per il diabete giovanile
testi degli ultimi articoli pubblicati sul periodico della FDG “Progresso Diabete”
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