18 novembre 2019

ll cristallino dell’occhio può predire la comparsa del diabete

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 16/09/2019

Studio pilota, intervento precoce per prevenire le complicanze

La scannerizzazione del cristallino dell’occhio può predire la comparsa del diabete di tipo 2 e del prediabete.

Lo dimostra uno studio della University of Exter Medical School in Gran Bretagna, presentato al 55/o Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). Lo studio pilota è stato condotto su 60 soggetti suddivisi in diabetici, prediabetici e sani ed ha utilizzato la tecnologia innovativa di un biomicroscopio. I ricercatori hanno dunque eseguito una particolare analisi: la misurazione del livello di ‘autofluorescenza’ del cristallino, spiegano, “può predire chi svilupperà in futuro il diabete o il prediabete”.

Questo, rilevano, è molto importante poichè tra l’inizio del diabete e la sua effettiva diagnosi può esserci un lasso di tempo anche di 10 anni, e la diagnosi e l’intervento precoci possono aiutare a prevenire le complicanze di questa patologia. “I risultati dello studio – spiega la ricercatrice Mitra Tavakoli – dimostrano che l’autofluorescenza del cristallino è significativamente maggiore nei pazienti con prediabete e diabete 2. Proprio il livello di autofluorescenza potrebbe dunque essere un forte marcatore per il controllo del diabete a lungo termine, per predire il rischio di future complicanze.     Tuttavia – conclude l’esperta – ulteriori studi più ampi e di lungo termine sono necessari per confermare tali risultati”.

 

fonte: ansa

 

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