I farmacisti e il diabete: guida alla gestione e prevenzione
FARMACIA | REDAZIONE DOTTNET | 30/12/2021
Fondamentale la formazione per acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per fornire servizi di prevenzione e screening
Il farmacista ha un ruolo sempre più incisivo nelle cure, in collaborazione con gli altri operatori della salute. L’International pharmaceutical federation (Fip) considera rilevante il ruolo delle farmacie nella prevenzione e gestione del diabete, a cui ha dedicato la guida “Prevenzione, screening e gestione del diabete: un manuale per i farmacisti”. I pazienti che hanno questa patologia, si legge nel documento, troverebbero un valido supporto e cure qualificate proprio nelle farmacie territoriali. Molti dei programmi della Fip sottolineano il ruolo chiave dei farmacisti nel prevenire vari tipi di patologie e il diabete è una di queste.
Fondamentale, però, è fornire un’adeguata formazione. Paul Sinclair, presidente del Fip Board of pharmaceutical practice, afferma che: «È fondamentale garantire che il personale sanitario sia preparato a prendersi cura delle persone con diabete e di quelle a rischio. Nel 2019, più della metà dei 463 milioni di adulti con diabete non sapeva di averlo. Sebbene i farmacisti siano principalmente formati per affrontare i problemi di salute attraverso mezzi farmacologici, hanno anche le competenze e le conoscenze necessarie per fornire servizi di prevenzione e screening. Sfruttando la loro accessibilità e la fiducia che il pubblico ha in loro, i farmacisti possono promuovere l’importanza di seguire uno stile di vita sano, che includa una dieta salutare e un’attività fisica regolare, misure particolarmente importanti per prevenire lo sviluppo del diabete di tipo 2, che rappresenta il 90-95% dei casi».
Il manuale della Fip affronta la gestione del diabete in farmacia a trecentosessanta gradi. La sezione pratica esordisce con una serie di indicazioni per la prevenzione del diabete di tipo 2, esaminando i fattori di rischio, gli screening praticabili e la promozione di uno stile di vita sano. Si passa poi all’assistenza dei malati, che include la gestione dei farmaci e la prevenzione delle complicazioni. Viene inoltre trattata l’assistenza non farmacologica, che implica il controllo della dieta e dell’attività fisica dei diabetici, oltre che l’eventuale supporto per smettere di fumare. Infine, il testo passa in rassegna i principali ostacoli che impediscono alle farmacie di introdurre servizi di prevenzione e gestione del diabete, proponendo soluzioni e spunti di miglioramento. Tra i motivi che possono rendere difficile l’attivazione di servizi per la cura del diabete la Federazione individua, tra gli altri, la mancanza di spazi adeguati a fornire consulenza ai pazienti, i sovraccarichi di lavoro che impediscono di assumere nuovi incarichi e le questioni legate alla remunerazione. La Fip invita, tuttavia, i farmacisti a identificare strategie per superare queste barriere in modo da riuscire a offrire servizi di prevenzione e gestione del diabete nelle proprie comunità.