18 maggio 2018

Aghi da insulina dall’estero e di scarsa qualità.

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 17/05/2018

Secondo un documento dei diabetologi è il risultato di una politica del risparmio a tutti i costi.

 Aghi per penne da insulina, o per iniettare altri farmaci anti-diabete, di “scarsa qualità, low-cost e in molti casi provenienti dall’estero”: sono sempre più diffusi ed a lanciare l’allarme sono i diabetologi dal 27/mo Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia (Sid).    In u position paper, infatti, la Sid prende le ‘misure’ agli aghi per penna – ‘Cenerentola’ dei presidi per il diabete e srumento spesso dimenticato – e lancia un allarme: “Negli ultimi anni, sull’onda del mantra del risparmio a tutti i costi – denuncia la Società – nei capitolati d’appalto si è andato trascurando l’aspetto della qualità degli aghi per penna, mentre al contempo il mercato si apre sempre più ad aghi low-cost dall’estero”.

La scelta dell’ago giusto “sembra un problema marginale – afferma Giorgio Sesti, presidente Sid – mentre ha grande importanza non solo per la corretta somministrazione dell’insulina ma anche per la sicurezza dell’operatore sanitario. Troppe volte le scelte degli aghi considerati un dispositivo di bassa tecnologia sono basate unicamente sul prezzo più basso, non tenendo conto di una serie di caratteristiche che hanno un impatto sulla funzionalità del dispositivo, la prevenzione di infezioni e di punture accidentali”. Insomma, sono stati fatti eccezionali progressi nella produzione di insuline sempre più efficaci, ma è importante ricordare, avvertono gli esperti, che “anche il farmaco più innovativo può non risultare efficace se somministrato nel modo scorretto o con un dispositivo, in questo caso l’ago, non idoneo”. Anche un ago storto può insomma mettere i bastoni tra le ruote ad un buon controllo del diabete.

Un segnale della scarsa attenzione è dimostrato, rileva la Sid, proprio dalle “numerose gare d’appalto effettuate nell’ultimo decennio, che hanno come comune denominatore la scarsità degli elementi tecnici, indicati nei vari capitolati. Le aziende che attualmente commercializzano gli aghi sul mercato nazionale sono oltre trenta e le caratteristiche tecniche degli aghi hanno un impatto clinico sul paziente”.

Scopo di documento Sid è dunque quello di fornire una guida per i processi di acquisto e attribuire il giusto valore tecnico-qualitativo all’ago. Quanto all’identikit dell’ago di qualità, gli aghi migliori sono quelli più corti (4 mm) e sottili, ma con un buon diametro interno per non far resistenza al passaggio del farmaco (tecnologia a ‘pareti sottili’), sterilizzati e sicuri da usare.

Ti piace questo post?

Altre storie

Valori bassi di Ldl fanno ridurre i rischi di infarto e di ictus.

CARDIOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 13/12/2019 Tra i pazienti ‘critici’ il valore dell’Ldl deve essere di 55. Tenere più basso il livello di colesterolo cattivo, l’Ldl, fa ridurre i rischi di infarto e di ictus. E uno dei segreti di buona salute è di mantenere ancor più basso il valore di...

Dalle alghe marine un aiuto per abbassare la Glicemia.

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 20/02/2019  Studio delle Università di Pavia e di Bologna Il pre-diabete è una condizione spesso sottovalutata sulla quale è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Uno studio tutto italiano, pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research,ha dimostrato il ruolo del preparato nutraceutico originato dalle alghe marine...

Arriva in Italia il microsensore sottocute che misura la glicemia.

  Invia dati allo smartphone e vibra segnalando al malato i rischi di una crisi  E’ disponibile anche in Italia il primo microsensore sottocutaneo impiantabile per il monitoraggio continuo della glicemia, progettato per la rilevazione dei valori di glucosio nel sangue fino a 6 mesi. Il microsensore, presentato da Roche Diabetes...

Categorie

Newsletter

Iscriviti alla newsletter.

Privacy: Acconsento al trattamento dei dati personali