18 novembre 2019

Certificati sportivi: le regole da seguire

SANITÀ PUBBLICA | REDAZIONE DOTTNET | 18/09/2019

Con la ripresa delle attività sportive è bene fare chiarezza sulle norme in vigore

Ha destato sicuramente scalpore l’inchiesta dei Nas sui certificati sportivi e di cui abbiamo dato ampia risonanza. Alla luce di ciò vediamo dunque di fare chiarezza sull’argomento in concomitanza con la ripresa delle attività scolastiche e sportive. Tre sono le categorie interessate:

Per l’attività sportiva agonistica, l’idoneità può essere certificata dai medici della Federazione medico-sportiva italiana (che sono in possesso del diploma di specializzazione in Medicina dello sport) e dal personale e dalle strutture pubbliche e private convenzionate, con le modalità fissate dalle Regione d’intesa con il Coni. In questo caso il certificato non solo è obbligatorio e oltre a quanto richiesto dalla visita per il certificato non agonistico, necessita di ulteriori accertamenti. Ad esempio: elettrocardiogramma sotto sforzo; esami del sangue; esame delle urine; test respiratorio; test visivo.

L’ idoneità all’attività sportiva non agonistica, può essere invece rilasciata dai medici di medicina generale o i pediatri di libera scelta solo relativamente ai propri assistiti, oppure dai medici iscritti alla Federazione Medico Sportiva Italiana sia soci ordinari, vale a dire specialisti in medicina dello sport, sia soci aggregati, vale a dire non specialisti in medicina dello sport, ma comunque tesserati per la  Federazione Medico Sportiva Italiana; in tale caso sul certificato dovrà risultare il numero di iscrizione alla Federazione stessa. Nessuna altra figura o equipollenza è contemplata.  La visita medica consiste in: misurazione della pressione; elettrocardiogramma a riposo; analisi dello stato di salute del paziente.

Per l’attività ludica amatoriale non è prevista alcuna figura specifica, né alcun titolo specifico oltre alla laurea in medicina e relativa abilitazione e iscrizione all’Ordine dei Medici.
 

 

Ti piace questo post?

Altre storie

La glicemia alta causa complicanze nei pazienti anziani Covid-19

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 21/05/2020 Una ricerca delle Università campane apre nuove prospettive terapeutiche Lo scompenso glicemico, condizione in cui i valori di glucosio nel sangue sono eccessivamente alti, è responsabile di complicanze nei pazienti anziani affetti da Covid-19. Una ricerca campana evidenzia gli effetti del controllo glicemico precoce sull’evoluzione della...

Diabete, due virus herpes possono aumentare il rischio di ammalarsi

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 13/05/2022 Lo rileva una ricerca pubblicata sulla rivista Diabetologia e condotta da Tim Woelfle dell’Università Ludwig-Maximilians e Helmholtz di Monaco Due comuni virus del gruppo degli herpes possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nei soggetti infetti.   È quanto emerge da una...

Rischio Diabete dagli zuccheri nelle bibite. La frutta è protettiva.

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTT NET | 22/11/2018 Purrello (SID), lo studio avrà ricadute per il dibattito sulla sugar tax. Le bibite zuccherate (da aranciate a succhi di frutta) come pure altri alimenti scarsamente nutrienti ma pieni di zucchero e quindi molto calorici (dolci, cibo confezionato, snack etc) rappresentano un’elevata fonte...

Categorie

Newsletter

Iscriviti alla newsletter.

Privacy: Acconsento al trattamento dei dati personali