15 giugno 2022

Diabete, con le nuove terapie si passa dal controllo metabolico alla riduzione della mortalità e alla remissione della patologia

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 06/06/2022 

Prof.  Paolo Fiorina: “Grazie a questi nuovi approcci terapeutici, possiamo ragionare non solo nell’ottica di curare la glicemia, ma l’idea è quella di prolungare la vita del paziente diabetico e di occuparci della qualità di vita”

È una vera e propria rivoluzione terapeutica quella a cui stanno partecipando i diabetologi e gli altri specialisti impegnati nella cura del paziente diabetico. Le nuove terapie favoriscono una medicina di precisione che permette di guardare anche alla remissione della patologia, garantendo un aumento della sopravvivenza e aprendo all’opportunità di una migliore qualità di vita. Si modifica così la percezione della responsabilità terapeutica del diabetologo nella normale attività di assistenza ambulatoriale ed ospedaliera.                   L’avvento di queste nuove opzioni terapeutiche, nuovi devices e avanzamenti tecnologici, nonché i progressi nella ricerca e le attuali evidenze scientifiche, hanno permesso al diabetologo di conoscere più approfonditamente i meccanismi patologici che correlano la variabilità glicemica con lo sviluppo di complicanze macro- e micro- vascolari, il continuum cardio-renale, il metabolismo miocardico, gli ormoni coinvolti nel metabolismo post-prandiale, gli effetti extraglicemici e centrali delle nuove terapie.

“I farmaci innovativi per il diabete mellito di tipo 2, i GLP-1 receptor agonisti e le glifozine, consentono di modificare radicalmente l’atteggiamento del clinico di fronte alla patologia e di ragionare in termini di reversibilità della stessa – sottolinea il Prof. Paolo Fiorina, Presidente SID Lombardia e Professore Ordinario di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano – Grazie a questi nuovi approcci terapeutici, possiamo ragionare non solo nell’ottica di curare la glicemia, ma l’idea è quella di prolungare la vita del paziente diabetico.                                               

Diventa possibile infatti diminuire gli eventi cardiovascolari come ictus, scompenso cardiaco, infarto miocardico, o interventi nefrologici come la dialisi. L’obiettivo, oltre all’allungamento della vita del paziente, è quello di occuparci del suo benessere, della qualità di vita che oggi può essere nettamente migliorata”.

“LA CURA”, IL CONGRESSO SID-AMD LOMBARDIA – Le nuove opportunità terapeutiche disponibili nella lotta al diabete rappresentano un progresso straordinario della ricerca scientifica, visto che questa patologia colpisce quasi 4 milioni di italiani, senza contare coloro ai quali non è stata diagnosticata o sono in procinto di svilupparlo. Proprio in virtù di questa rivoluzione terapeutica, il 28° Congresso Interassociativo AMD-SID della Regione Lombardia, che si terrà il 14-15 ottobre presso l’Auditorium Giorgio Gaber – Palazzo Lombardia, si intitolerà “La cura”. Oltre a numerosi specialisti, porteranno il proprio contributo con delle lecture figure di primo piano della mondo scientifico, delle istituzioni, della comunicazione: tra questi, Alberto Angela; il Prof. Massimo Galli; il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana; il Prof. Agostino Consoli, Presidente SID; il Prof. Andrzej Krolewski, Professore di Medicina alla Harvard Medical School. Il Congresso è stato presentato nella conferenza stampa di lunedì 16 maggio, prima occasione per analizzare i dati sugli effetti del diabete alla luce delle nuove terapie.

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