PRESENTAZIONE
" Think only of the need and the impossible is accomplished " Clara Barton (1821-1912) Founder of the American Red Cross
Alla memoria di Clara Barton fu dedicato nel 1932 il più grande Centro di Educazione per il Diabete degli Stati Uniti, nel Massachusetts. Dal punto di vista storico il primo campo per diabetici fu quello creato dal Dr. Leonard Wendt in Michigan nel 1925. Negli anni “50”, a seguito degli esempi americani, i campi scuola approdarono anche in Europa, per poi avere una diffusione mondiale. Oggi circa 15.000-20.000 diabetici in tutto il mondo partecipano ogni anno a campi scuola. In Italia la prima iniziativa di questo genere è stata realizzata nel 1973 grazie ad una pediatra di famiglia madre di un ragazzo diabetico. Da allora i campi scuola si sono moltiplicati in tutto il nostro paese, nascendo sempre dalla collaborazione tra strutture sanitarie e associazioni di volontariato che coinvolgono i giovani diabetici e le loro famiglie.
I campi estivi per bambini e adolescenti con diabete mellito tipo I rappresentano oggi un cardine dell'informazione e dell'educazione sanitaria per i piccoli pazienti, nonché parte integrante della terapia. Uno degli obiettivi più importanti di queste iniziative è quello di favorire il confronto e l'interazione tra ragazzi con le stesse problematiche quotidiane, al fine di allontanare la sensazione di diversità ed incrementare l’autostima. Fondamentale è inoltre la promozione all'interno del campo di un miglior rapporto tra paziente e personale sanitario, talvolta difficile in ambito ospedaliero o ambulatoriale. E’ quindi evidente che in un clima ludico, di vacanza, è facilitato anche il momento dedicato all'apprendimento delle pratiche quotidiane dell'autocontrollo (alimentazione, attività fisica, glicemia, glicosuria) e della terapia insulinica.
Ringrazio il Dott. Barlocco ed i suoi collaboratori per l'impegno profuso in questi anni nell'organizzazione dei campi scuola per i giovani diabetici della Toscana. La loro competenza, passione e sensibilità nei confronti delle problematiche di questi ragazzi, hanno portato alla stesura di questo volume che, sono certo, contribuirà al diffondersi di una corretta informazione finalizzata a costruire un futuro migliore ed una vita serena per i giovani diabetici e le loro famiglie.
Prof. Giuseppe Saggese Società Italiana di Pediatria
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