16 maggio 2022

Fand: maggiore cura per il piede diabetico DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 04/05/2022 Emilio Augusto Benini: “Potenziare la sanità territoriale per i pazienti diabetici anche con figure specialistiche, come il podologo, che ancora oggi mancano nel team diabetologico” La complicanza del piede diabetico, tra le prime cause di amputazione non traumatica, da sola assorbe il 12-15 per cento delle risorse economiche destinate al diabete. Un assistito su sei andrà incontro ad un’ulcera, altri ad amputazione di gamba, che in 7 casi su 10 è preceduta da un’ulcera la cui insorgenza è tra le 2-4 volte più elevata tra i soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2 con complicanze al piede. I costi unitari di gestione dell’ulcerazione possono andare da EUR 4.700 sino a oltre EUR 40.000, se la persona va incontro a successiva amputazione. Sono i numeri che devono accendere l’attenzione sulla cura del piede diabetico e su tutte le prestazioni specialistiche che ancora oggi non figurano nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che il servizio sanitario nazionale deve garantire. Numeri che ricorda Emilio Augusto Benini, Presidente di Fand-Associazione italiana diabetici, la maggiore in Italia, in una lettera inviata oggi al Ministro della salute, Roberto Speranza, per sollecitare l’inserimento nei Lea delle prestazioni podologiche «affinché possa essere garantita un’assistenza omogenea su tutto il territorio nazionale». Il Presidente Fand ricorda, inoltre, che già dal 1987 la legge 115, nell’evidenziare come il diabete sia una malattia di elevato interesse sociale, ha posto la diagnosi precoce e la prevenzione, nonché la cura tempestiva, come elementi fondamentali per i quali era sin da allora indispensabile una rete assistenziale specialistica distribuita su tutto il territorio nazionale, al fine di gestirlo adeguatamente. «Per noi – sottolinea Benini – adeguatamente significa poter disporre di tutte quelle figure indispensabili e fondamentali per la cura delle persone affette da questa complicanza. Il piede diabetico, proprio per la drammaticità e la devastazione alla quale il paziente potrebbe andare incontro, necessita di tutti gli sforzi fondamentali che gli attori in campo, in primo luogo la parte istituzionale, devono necessariamente attuare per evitare non solo il dramma della complicanza, ma anche in virtù del considerevole risparmio economico ottenibile con l’impiego delle professionalità indispensabili nelle equipe diabetologiche di tutta Italia».

DIABETOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 04/05/2022

Emilio Augusto Benini: “Potenziare la sanità territoriale per i pazienti diabetici anche con figure specialistiche, come il podologo, che ancora oggi mancano nel team diabetologico”

La complicanza del piede diabetico, tra le prime cause di amputazione non traumatica, da sola assorbe il 12-15 per cento delle risorse economiche destinate al diabete. Un assistito su sei andrà incontro ad un’ulcera, altri ad amputazione di gamba, che in 7 casi su 10 è preceduta da un’ulcera la cui insorgenza è tra le 2-4 volte più elevata tra i soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2 con complicanze al piede. I costi unitari di gestione dell’ulcerazione possono andare da EUR 4.700 sino a oltre EUR 40.000, se la persona va incontro a successiva amputazione. Sono i numeri che devono accendere l’attenzione sulla cura del piede diabetico e su tutte le prestazioni specialistiche che ancora oggi non figurano nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che il servizio sanitario nazionale deve garantire. Numeri che ricorda Emilio Augusto Benini, Presidente di Fand-Associazione italiana diabetici, la maggiore in Italia, in una lettera inviata oggi al Ministro della salute, Roberto Speranza, per sollecitare l’inserimento nei Lea delle prestazioni podologiche «affinché possa essere garantita un’assistenza omogenea su tutto il territorio nazionale».

Il Presidente Fand ricorda, inoltre, che già dal 1987 la legge 115, nell’evidenziare come il diabete sia una malattia di elevato interesse sociale, ha posto la diagnosi precoce e la prevenzione, nonché la cura tempestiva, come elementi fondamentali per i quali era sin da allora indispensabile una rete assistenziale specialistica distribuita su tutto il territorio nazionale, al fine di gestirlo adeguatamente. «Per noi – sottolinea Benini – adeguatamente significa poter disporre di tutte quelle figure indispensabili e fondamentali per la cura delle persone affette da questa complicanza. Il piede diabetico, proprio per la drammaticità e la devastazione alla quale il paziente potrebbe andare incontro, necessita di tutti gli sforzi fondamentali che gli attori in campo, in primo luogo la parte istituzionale, devono necessariamente attuare per evitare non solo il dramma della complicanza, ma anche in virtù del considerevole risparmio economico ottenibile con l’impiego delle professionalità indispensabili nelle equipe diabetologiche di tutta Italia».

 

 

Ti piace questo post?

Altre storie

L’attività fisica nella prevenzione della Sindrome Metabolica

Medicina Fisica e Riabilitazione | Medical Information Dottnet | 21/06/2017 11:36 Basta un ora a settimana di allenamento contro resistenza per ridurre il rischio di insorgenza della malattia. Circa un terzo della popolazione adulta degli Stati Uniti è affetta dalla sindrome metabolica (MetS), un insieme di disordini cardiometabolici caratterizzati da...

Comunicato dell’Associazione in ricordo di Giuliana Grifoni

  Ad un mese dalla sua scomparsa, l’Associazione diabetici dell’area livornese – AGDAL Livorno onlus – ricorda con affetto la sua vicepresidente ,Giuliana Grifoni, che si è spenta il 22 dicembre 2019 dopo una lunga malattia, L’Associazione , cogliendo questa occasione, vuole ricordare a tutti i diabetici livornesi e...

Sempre più vicini all’insulina in pillola

FARMACI | REDAZIONE DOTTNET | 12/01/2023 Un team di ricerca ha sviluppato mini-compresse lunghe circa 3 mm che raggiungono intatte il colon Somministrata per la prima volta insulina al colon di ratti utilizzando una compressa per via orale alimentata da ‘micromotori’ chimici. A farlo, un team di ricercatori che lo riferisce all’American Chemical Society....

Categorie

Newsletter

Iscriviti alla newsletter.

Privacy: Acconsento al trattamento dei dati personali