![]() | IPERGLICEMIA |
Quando linsulina manca o non è sufficiente, lo zucchero
non può entrare nelle cellule, ma resta nel sangue dove si accumula e aumenta sempre di
più: si ha così una IPERGLICEMIA.
La glicemia può aumentare anche per unalimentazione superiore al normale, scarso
movimento o in caso di emozioni o malattie febbrili.
Al contrario dellIPOglicemia, lIPERglicemia non dà subito segnali di allarme e questo la rende molto insidiosa.
Avere qualche IPERglicemia per un breve lasso di tempo non è pericoloso, ed è daltronde inevitabile per un soggetto diabetico, diventa invece pericoloso quando si hanno glicemie stabilmente alte per molto tempo, visto che in questi casi lo zucchero in eccesso va a danneggiare le pareti delle arterie provocando danni in alcuni organi come gli occhi ed i reni.
Se la glicemia diventa ancora più alta, siamo in una situazione
di pericolo immediato e compaiono i primi sintomi tipici del diabete: il nostro organismo
ha bisogno di molta acqua e quindi di orinare in continuazione, visto che lo zucchero in
eccesso nel sangue fa venire una sete intensa.
Con glicemie molto alte si possono presentare dolori addominali, nausea, vomito e perdita
di conoscenza. In queste condizioni le cellule cercano di adattarsi e se non possono più
utilizzare gli zuccheri per produrre energia a causa della carenza dinsulina,
utilizzano allora i grassi presenti nellorganismo causando una successiva produzione
di acetone
Un aspetto particolare dell'IPERglicemia e' legato al suo manifestarsi il mattino, al risveglio, quando puo' accadere di osservare elevati valori glicemici e/o glicosuria con presenza o meno di acetone.
Questa evenienza può avere tre cause principali:
1 - FENOMENO ALBA |
il cosiddetto FENOMENO ALBA dovuto allelevata produzione
durante la notte dellormone della crescita e di cortisolo nelle prime ore del
mattino, che causano un incremento nella produzione di glucosio da parte del fegato. Nel soggetto non diabetico questo effetto viene corretto da una maggiore produzione di insulina verso le ore 5.00 - 6.00 del mattino; naturalmente questo non succede nel soggetto diabetico che dovrà rimediare a tale inconveniente trovando lequilibrio migliore tra la dose serale di insulina e la glicemia del mattino. |
2 - DIMINUZIONE DELLEFFETTO DELLINSULINA AD AZIONE PROTRATTA INIETTATA ALLA SERA |
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MOTIVI:
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3 - RIMBALZO |
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Il cosiddetto RIMBALZO, con
LIPOglicemia stimola una maggiore produzione di ormoni ad azione antiinsulinica e ne consegue unIPERglicemia di "rimbalzo". In questi casi, a seconda degli schemi terapeutici adottati, bisogna
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