Angle  A.G.D. GROSSETO Angle

ANNO 2005/26° CAMPO

Informazioni preliminari

La sede del campo

Attività didattica

Attivita'  ludica

Criteri di ammissione e costi

Giornata tipo

Il programma dettagliato 1 pagina
2 pagina

I partecipanti

Alcune foto

La torta

Alcuni lavori dei ragazzi
Disegni
Pensieri
Storiella
I Tutors

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Iniziative per adolescenti ed adulti

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PARTECIPAZIONE DI UN GRUPPO DI ADOLESCENTI CON FUNZIONI DI TUTORS  

Il periodo dell’adolescenza è particolarmente complesso in genere, per il ragazzo diabetico a maggior ragione: il diabete lo mette a confronto con la cattiva sorte, con la sua vulnerabilità, gli vengono imposte regole necessarie per la sua sopravvivenza in un momento in cui è indispensabile invece che egli si senta sicuro, fortunato e indistruttibile. Spesso ci si trova di fronte a situazioni nelle quali si arriva ad una estrema intolleranza nell’applicazione delle regole che l’autocontrollo impone. Il ricordarle, il ribadire la necessità di un controllo da parte dei genitori e dell’équipe diabetologica, nella maggior parte delle volte sortisce un effetto di ribellione. Occorre pertanto trovare modalità diverse per superare questa fase e soprattutto fornire al ragazzo strumenti di carattere psicologico e pedagogico tali da essere utilizzati dallo stesso per superare le sue difficoltà.

In base alla nostra esperienza l’approccio a piccoli gruppi tipo “auto-aiuto” con un obiettivo finale concreto, che è la partecipazione al campo scuola per bambini diabetici con compiti di tutor, si è rivelato un ottimo strumento di sostegno emotivo in questo periodo tanto problematico.

Anche quest’anno un gruppo di otto adolescenti di età compresa tra i 15 ed i 18 anni provenienti da varie provincie della Toscana hanno cominciato ad incontrarsi, insieme all’équipe che organizza il campo scuola, una volta al mese, la domenica, ad iniziare dal mese di gennaio.

Oltre alla partecipazione fattiva all’organizzazione del campo scuola, per i ragazzi questa è stata un’ottima occasione per rispolverare o approfondire le conoscenze riguardo all’autogestione; infatti, hanno avuto anche l’incarico di preparare e tenere alcune lezioni ai bambini. Finalmente gli adolescenti  hanno avuto l’occasione di passare da situazioni di solo fruitori di una formazione a quella di formatori.

Il tutto è stato portato avanti con grande entusiasmo dai ragazzi ma anche dai genitori che hanno sempre portato i figli agli incontri nonostante la distanza dal luogo di residenza e il dover sacrificare il giorno di riposo lavorativo.

Il campo scuola per gli adolescenti è iniziato un giorno prima, tutti i ragazzi si sono resi disponibili a collaborare per mettere a punto le ultime fasi organizzative e, il mattino di inizio campo, eravamo tutti, équipe e tutors, pronti ad accogliere i bambini e i genitori.

L’esperienza è stata molto positiva per tutti i partecipanti al campo, gli adolescenti si sono perfettamente calati nel ruolo di guida e i bambini li hanno immediatamente individuati come punto di riferimento sentendosi anche protetti dalla presenza di ragazzi “grandi” con il diabete e pertanto in grado di comprenderli meglio di chiunque altro.

Gli adolescenti hanno mostrato di essere responsabili, emotivamente equilibrati e positivi, con grosse capacità comunicative ed in grado di mettere in atto, al momento opportuno, le loro conoscenze sull’autocontrollo acquisite negli anni.

Si è potuto verificare (Questionario S.T.A.I. Forma Y – 1) un aumento della “Soddisfazione” e del “Sentirsi bene” generalizzato da parte degli adolescenti alla fine dell’esperienza, forse dovuto al fatto che si sono sentiti in grado di affrontare le varie situazioni presentate, di pianificare interventi e valutarne poi in modo immediato i risultati sui bambini a loro affidati.

Di fronte alle numerose necessità dei piccoli, aiutati dall’équipe, sono riusciti a soppesare le situazioni, a valutarle e ad agire di conseguenza. Hanno avuto modo di fare una verifica delle loro capacità e si sono sentiti sicuri che, se vorranno, al momento opportuno, potranno utilizzarle nella vita di tutti i giorni.

Con l’intento di aiutare i piccoli, sono stati indotti a porre più attenzione anche a loro stessi, ai loro bisogni e cercare di trovare il modo di affrontarli positivamente discutendone insieme agli altri. Tutto questo è stato fatto dai ragazzi in modo consapevole ma senza sentirlo come una costrizione.

Sotto forma di rappresentazione hanno affrontato la paura dell’ipoglicemia, sdrammatizzandola; nelle varie discussioni si sono prestati a raccontare esperienze personali, mettendosi in gioco e tirando fuori paure, difficoltà e problematiche vissute e che vivono ancora.

Particolarmente soddisfacente per gli operatori è stato il colloquio finale degli adolescenti con i genitori dei bambini seguiti e soprattutto vedere come anche i genitori abbiano gradito ed apprezzato la presenza dei tutors e si siano rivolti a loro per avere opinioni sui figli ma soprattutto per avere consigli sul modo migliore di rapportarcisi.

Tutti gli adolescenti hanno espresso il desiderio di rincontrarsi al più presto e di trascorrere insieme un fine settimana ciò a dimostrazione dell’ottima intesa che si è creata nel gruppo.