Famiglie
con bambini diabetici in età preadolescenziale: passaggio
dall'infanzia all'autonomia
La
preadolescenza è un periodo complesso per i figli e i
genitori, è la fase nella quale i ragazzi sono portati a
confrontarsi con i coetanei ed ogni differenza può essere
vissuta come diversità e diventare un problema, creare
insicurezze e tensioni legate alla terapia diabetica.
Si può
arrivare a vergognarsi della malattia negando il problema
con tutti, sfidare le figure parentali di riferimento e
trasgredire alle regole salva vita o, al contrario, arrivare
ad atteggiamenti di ipercontrollo con atteggiamenti
ossessivi.
I
genitori di fronte a questi comportamenti spesso vanno nel
panico e hanno reazioni che non aiutano il figlio: adottano
atteggiamenti di forte controllo del figlio, per la paura di
complicanze, diventano iperprotettivi.
Tutto ciò
va a incrementare ed aggravare la disistima che il ragazzo
ha di se stesso e che è alla base del problema.
Occorre
invece comprendere, accettare e sostenere il bisogno di
autonomia del figlio, parlare molto con lui. Spesso la
necessità impellente dei ragazzi è il bisogno di essere
riconosciuti come persone cresciute, più adulte.
In questo
momento è fondamentale che il genitore lasci gradualmente
spazio al figlio e gli dia la possibilità di sentirsi più
indipendente e capace di gestirsi anche a scapito, a volte,
di un buon controllo.
Il
sostegno dell'èquipe diabetologica è di grande aiuto, come è
importante sia per i genitori che per i figli poter
confrontarsi con ragazzi, ormai giovani adulti, ma che hanno
superato da poco la fase della quale stiamo parlando.
La
giornata ha avuto come obiettivi:
Per i genitori
con il coordinamento di 1 Psicopedagogista, 1
Pediatra, 2 Infermiere
rafforzare
le loro competenze e cercare di ridurre le ansie;
rinforzare un corretto atteggiamento nei confronti dei figli
a questa età;
favorire
il confronto tra famiglie che condividono il problema;
supportare
i figli nella scelta del campo scuola.
Per i ragazzi
con il coordinamento di 2 tutor con diabete
stimolare
una maggiore responsabilità che permetta loro di essere più
sicuri e sentirsi in grado di gestire la terapia anche in
assenza dei genitori;
attraverso
il confronto e la condivisione di esperienze con i coetanei,
stimolarli nel superare le difficoltà legate all'autostima;
affrontare
con maggiore tranquillità il periodo del campo scuola.
Alcuni pensieri espressi in
forma anonima a fine riunione |