19° campo scuola per
bambini con diabete - Grosseto/1999
DAI CHE CE LA FAI
Dal 26 Giugno al 3 Luglio, presso la fattoria “La
Principina” di Grosseto, un grande complesso turistico-alberghiero all’interno
di un ampio parco e con molti spazi verdi attrezzati e ludico-ricreativi
(piscine, calcio, tennis, equitazione), ma soprattutto con disponibilità di
strutture polifunzionali per la didattica si è tenuto il 19° campo scuola
organizzato dall’ AGD Grosseto e dell’ASL 9 - U.O. di pediatria ed U.O. di
Educazione alla Salute.
Al campo hanno partecipato 26 bambini, in età compresa fra gli otto ed quindici
anni, provenienti dalle province di Arezzo, Firenze, Livorno, Lucca, Pisa,
Pistoia e Siena oltre, ovviamente, a quella di Grosseto.
Inoltre, proseguendo nella già collaudata esperienza, hanno partecipato 3
genitori che accompagnavano i propri figli di 8 anni.
Per l’attività didattica erano
presenti 24/24h due medici pediatri, tre infermiere e due
diabetici guida maggiorenni particolarmente istruiti e
motivati.
Vi è stata anche la presenza quotidiana di una psico-pedagogista e, per
specifiche lezioni, di una dietista, un’igienista dentale e infermiere dell’U.O.
di Educazione alla Salute. L’attività didattica si è svolta con lezioni teorico-pratiche in piccoli gruppi
(2/3) omogenei per età e preparazione. Gli obiettivi che il campo si poneva erano:
- - favorire la corretta
accettazione della malattia in modo da permettere una
qualità di vita soddisfacente
- far acquisire ai ragazzi la
capacità di gestire direttamente i problemi derivanti
dalla malattia in modo da consentire un normale
inserimento sociale ed un’adeguata vita di relazione
- conoscere la malattia per
meglio controllarla ed evitarne le conseguenze
Il modulo didattico scelto è stato quello interattivo
con la partecipazione diretta dei ragazzi come protagonisti e portatori
d’esperienza personale nei momenti comuni di “lezione”.
I docenti hanno svolto, in quel contesto, la funzione fondamentale di stimolo e
di coordinamento delle diverse risposte portate ed, insieme, discusse e valutate
con il “metaplan”.
Accanto ai momenti “teorici” grande attenzione è stata data alla “pratica” della
cura, assistendo e monitorando i ragazzi in occasione dei loro controlli
fondamentali (glicemia, glicosuria, preparazione ed iniezione dell’insulina,
scelta del tipo e della qualità dell’alimentazione).
Si è cercato, poi, di adottare “tempi possibili” e compatibili con le
inevitabili esigenze di gioco, svago, e momenti liberi che vanno necessariamente
lasciati ai ragazzi di questa età e tali da non rendere il periodo del campo un
mero prolungamento di uno sgradito impegno scolastico.
L’attività fisica spontanea e guidata è stata, pertanto, molto favorita anche
perché momento fondamentale dello stile di vita che, utile per tutti, diventa
necessario per chi ha il diabete.
E’ da segnalare particolarmente la gita in canoa (con remi per tutti) sul fiume
Ombrone nel parco dell’Uccellina.
Nell’insieme si è cercato di creare un ambiente rispettoso dei tempi e delle
esigenze dei ragazzi immettendovi, nel modo più dolce possibile, i concetti
fondamentali della cura del diabete che da tempo tutti gli organizzatori dei
nostri campi propongono e che si riassumono nel motto:
D(dieta)
A(attività)
I(insulina)
CHE CE LA FAI!
[ A.G.D. Grosseto] - 12/01/2000
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