Zucchero
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Carboidrati caratterizzati dal sapore dolce e dalla loro
capacità di trasformarsi facilmente e velocemente in energia per le
cellule.
Il metabolismo trasforma tutti gli zuccheri in glucosio. Questo viene utilizzato
dalle cellule come 'carburante'. Per farlo alcuni tipi di cellule hanno però
bisogno dell'insulina. In mancanza di insulina lo zucchero non viene utilizzato
e si accumula nell'organismo.
Zuccheri
nell'uso scientifico, nome generico degli idrati di
carbonio:
zucchero di canna, di barbabietola, saccarosio;
d'uva, glucosio;
di frutta,
fruttosio;
di latte, lattosio;
di malto, maltosio.
Il sapore dolce è legato ad una
serie di sostanze sia naturali che artificiali.
Quelle naturali appartengono
per lo più alla categoria dei carboidrati semplici o zuccheri.
Quelle
artificiali, invece, a molecole di diversa natura chimica.
Lo zucchero comune è costituito
da saccarosio, che si ricava sia dalla barbabietola che dalla canna da
zucchero ed è presente nella frutta matura e nel miele, che contengono anche
fruttosio e glucosio.
Nell'alimentazione abituale una
delle fonti importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci.
Un altro zucchero diffuso in
natura è il lattosio, presente nel latte.
Tutti gli zuccheri sono dotati
di pari valore energetico (circa 4 Kcal per grammo), anche se non tutti hanno
la stessa intensità di sapore dolce. Così, in confronto al saccarosio, il
fruttosio è circa una volta e mezza più dolce, mentre il lattosio ed il
glucosio lo sono di meno (0,5 e 0,3 volte rispettivamente).
Gli zuccheri, specialmente se
assunti da soli, sono facilmente assorbiti ed utilizzati, sia pure con diversa
rapidità.
Alcuni zuccheri -il glucosio in
particolare- provocano in tempi brevi un brusco innalzamento della
glicemia.
Tuttavia, anche nelle diete di
soggetti diabetici è possibile includere il saccarosio, purché consumato in
quantità controllate e nell'ambito di un pasto, ossia accompagnato da
altri alimenti e soprattutto da fibra alimentare, che ne rallentino
l'assorbimento e quindi evitino il verificarsi di elevati picchi glicemici.
Dotati di sapore dolce sono
anche certi composti naturali appartenenti alla categoria chimica dei
polialcoli, quali il sorbitolo (presente naturalmente in alcune frutta), lo
xilitolo e il maltitolo. Questi composti, avendo un potere calorico
generalmente inferiore ed essendo meno fermentescibili, sono stati impiegati
per sostituire lo zucchero comune nei prodotti ipocalorici.
Vari altri composti,
artificialmente prodotti e dotati di un forte potere dolcificante (da 30 a 500
volte quello dello zucchero), vengono impiegati per dolcificare alimenti e
bevande ipocaloriche in quanto, alle dosi usate, risultano praticamente privi
di potere calorico (ciclamati, aspartame, acesulfame, saccarina).
E' inoltre opportuno ricordare
che questi composti sono spesso utilizzati in prodotti di uso comune (bevande
analcoliche, caramelle, ecc.). E' quindi necessario tenere conto di tutte
queste fonti di consumo per contenere l'assunzione giornaliera di dolcificanti
entro i limiti della DGA (Dose Giornaliera Accettabile) fissata dai competenti
Organismi
POTERE EDULCORANTE DEI PIÙ COMUNI
DOLCIFICANTI
CATEGORIA |
COMPOSTO |
POTERE
EDULCORANTE
(saccarosio =
1)
|
AVVERTENZE |
Carboidrati
semplici |
Fruttosio |
1.5 |
|
Polioli |
Sorbitolo |
0.5 |
effetto lassativo oltre i 20 g/giorno |
Maltitolo |
0.7 |
Xilitolo |
0.7 |
Mannitolo |
0.5 |
Isomalto |
0.6 |
Lactitolo |
0.3 |
Edulcoranti
intensi |
Saccarina |
300-500 |
. |
Ciclamato |
30 |
|
Acesulfame-K |
20 |
|
Aspartame |
120-200 |
controindicato nei
soggetti fenilchetonurici |
Zucchero nel sangue - Vedi
glicemia
|