REGIONE LAZIO - Linee guida di assistenza al bambino e adolescente con diabete di tipo 1

LEGISLAZIONE LAZIO PER IL DIABETE
punto elenco PRESENTAZIONE
punto elenco A) IL DIABETE NEL BAMBINO E NELL'ADOLESCENTE
punto elenco  Definizione
punto elenco Epidemiologia
punto elenco Diagnosi e sintomatologia
punto elenco Classificazione
punto elenco Criteri diagnostici
punto elenco Storia naturale e patogenesi dei diabete tipo 1A (autoimmune)
punto elenco Terapia con insulina
punto elenco Monitoraggio del controllo metabolico
punto elenco Alimentazione
punto elenco Educazione
punto elenco Chetoacidosi diabetica
punto elenco Malattie intercorrent
punto elenco Ipoglicemia
punto elenco Gestione del paziente diabetico che richiede un intervento chirurgico
punto elenco Il diabete nelle varie età
punto elenco Complicanze tardive (retinopatia, nefropatia, neuropatia)
punto elenco B) ORGANIZZAZIONE, FUNZIONE E COMPITI DEI SERVIZI DI DIABETOLOGIA PEDIATRICA
punto elenco Standards di assistenza (ricovero alla diagnosi, day-hospital, telephone care)
punto elenco Educazione iniziale/successiva/visita controllo:
punto elenco Passaggio dell'adolescente al centro diabetologico per adulti
punto elenco Predizione e possibilità di prevenzione
punto elenco C) ASPETTI SOCIALI CHE CONCORRONO A MIGLIORARE LA GESTIONE DEL BAMBINO DIABETICO
punto elenco Problemi sociali e diabete
punto elenco Scuola e diabete
punto elenco Attività fisica e diabete
punto elenco Supporto psicosociale
punto elenco Associazioni di Volontariato
punto elenco CONCLUSIONI

PRESENTAZIONE
La formulazione di questo documento deriva da una iniziativa dell'Assessorato alla Salvaguardia e Cura della Salute della Regione Lazio, che ha sentito l'esigenza di effettuare un'indagine inizialmente, e una proposta operativa successivamente, per migliorare l'assistenza ai bambini e adolescenti affetti da diabete di tipo 1 in tutto il territorio regionale. Per quanto riguarda questo tipo di malattia diabetica, infatti, dato che il Piano Sanitario Nazionale si impegna a favore del continuo miglioramento e della costante verifica della qualità di assistenza, anche in relazione alla normativa esistente (legge 1673/87 n. 115), vista la proposta del Piano Sanitario Regionale del triennio 2000/02, la Giunta Regionale ha ritenuto necessario sviluppare attività cognitive e operative per migliorare la predizione, la diagnosi precoce e la cura di tale patologia.
Il diabete di tipo 1, malattia ad insorgenza prevalente in età pediatrica e che si può manifestare all'esordio con una grave chetoacidosi fino al coma, richiede ripetute somministrazioni quotidiane di insulina e controlli plurigiornalieri della glicemia; richiede inoltre un continuo ed aggiornato programma di istruzione all'autocontrollo, per ottenere costantemente un equilibrio metabolico ottimale, onde evitare le gravi complicanze tardive invalidanti.
Le necessità dei bambini e adolescenti con diabete, e di conseguenza delle loro famiglie, sono particolari e molto diverse da quelle degli adulti con diabete. Nell'età evolutiva, il diabete mellito di tipo 1, è caratterizzato da una forte instabilità e, quindi, da una gestione veramente difficile in relazione alle peculiarità fisiologiche, psicologiche e nutrizionali tipiche dell'età. Fin dall'esordio, questo tipo di diabete determina un grosso impatto psico-sociale non solo sul bambino e/o sull'adolescente affetto, ma anche sulla famiglia, sull'ambiente scolastico e su quello della vita di relazione. Di qui la necessità di seguire i piccoli pazienti in strutture altamente specialistiche, al fine di garantire loro da una parte un normale accrescimento psico-fisico e dall'altra di impedire o almeno ritardare l'insorgenza delle temibili complicanze micro e macroangiopatiche. Da qualche anno, infine, è in atto in tutto il mondo un grande impegno scientifico di ricerca nel campo della predizione del diabete di tipo 1 (depistaggio dei soggetti a rischio, diagnosi precoce del diabete nella fase pre-clinica), che vede il nostro Paese e la nostra Regione in prima linea. Tutto questo impegno si spera porti presto a misure sicure ed efficaci per prevenire la malattia.
La Regione Lazio ha individuato cinque Servizi di Diabetologia Pediatrica, localizzati presso le Cliniche Pediatriche delle Università di Roma (La Cattolica, La Sapienza e Tor Vergata) e presso l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico- IRCCS-(Bambino Gesù sede di Roma e di Palidoro). Ai responsabili di tali Centri, in collaborazione con un rappresentante dell'Associazione di Volontariato per il Diabete Infanto-Giovanile nel Lazio (ADIG Lazio), è stato richiesto di formulare le linee guida per la gestione del bambino e adolescente con diabete di tipo I, proposte per sensibilizzare le strutture sanitarie e di base al problema diabete infantile e protocolli operativi, per migliorare il collegamento tra i Servizi di Diabetologia Pediatrica, le strutture periferiche, i pediatri e medici di base.
La Società Internazionale per il bambino e adolescente con diabete - International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes (ISPAD) - nel corso del suo Congresso annuale nel 1999, ha dibattuto le linee di comportamento da attuare in caso di diabete nel bambino e nell'adolescente. A questo ha fatto seguito la pubblicazione nel 2000 di un Consensus Internazionale sulle linee guida di assistenza al bambino e adolescente con diabete. I redattori di questo documento hanno quindi, pensato fosse oltremodo opportuno attenersi ai contenuti e raccomandazioni di questo trattato, prendendone ampio spunto per stilare queste linee di guida. Esse sono rivolte ai Pediatri e Medici Ospedalieri e di Base della Regione Lazio, con l'intento di rendere loro più facile il compito di assistere e seguire un bambino diabetico di tipo I qualora ve ne fosse l'esigenza.
 

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